IL NOSTRO GRUPPO MISSIONARIO
Qualche nota per comprendere meglio... a venti anni dalla nascita.
Il 2011 è l'anno in cui il Gruppo Missionario Umbertidese celebra i venti anni della sua costituzione ufficiale. Infatti se è vero, come è vero che esso era nato già dal 1989 come iniziativa personale del cav. Giampaolo Giostrelli , stimolato dal compianto Mons. Fanucci, dal 1991 il Gruppo assume un nome - quello che conosciamo-; un motto che lo ha accompagnato per molti anni, allorchè l'attività era ancora ristretta geograficamente; motto che suonava: "Nanoro chiama: Umbertide risponde"; e soprattutto una identità non più privata ma una proiezione ecclesiale.
Lo spirito non è cambiato; anzi è stato sempre un punto di onore e di distinzione che l'attività si proponesse proprio solo come "fenore caritatis" cioè come frutto, profumo, fioritura della carità individuale, senza la ricerca di fondi che non venissero se non dallo stretto impegno personale di condividere con gli altri. Uno spirito che non voleva e non poteva essere solo di solidarietà, di promozione umana, di aiuto materiale, ma voleva essere di evangelizzazione. Ecco perchè, tra le tante iniziative che la provvidenza generosamente ci ha permesso di realizzare, primeggia quella del mantenimento di un consistente numero di seminaristi e aiuti consistenti a vescovi e sacerdoti della chiesa locale.
Il Gruppo ci ha permesso di "allargare le nostre famiglie" con le adozioni a distanza, oggi tanto di moda, ma per le quali siamo stati veramente gli antesignani. Ci ha permesso di "aggiungere dei posti a tavola" con le mense scolastiche che giornalmente ..."sfamano", nel senso più vero del termine, oltre 2600 creaturine. Poi non poteva il Gruppo sottrarsi al dar da bere agli assetati, ha realizzato ben 27 pozzi, ha "istruito" con la costruzione di scuole....è stato vicino agli ammalati....ha creato posti di lavoro (recente è l'invio di un complesso macchinario per la fabbricazione di materiali edili)...ha creato luoghi di preghiera e ne è buona testimonianza la chiesa di S. Maria della Reggia a Ouagadougou. Ma non c'è stata solo l'Africa...c'è stato sempre l'aiuto anche ad altre attività missionarie e caritative dall'America latina (aiuti a d. Giannelli, d. Lucarelli ed altri) all'India (missione delle maestre Pie Filippini)...alla Tahilandia (14 barche, una casa, un negozio, l'aiuto a ben 10 imprese edili femminili ecc.)...ad Haiti (il più alto contributo gestito dall'Ordine di Malta nell'ospedale locale)...e tanto altro....ha sempre anche visitato reiteratamente, quasi annualmente, questi nostri fratelli più piccoli e bisognosi.
E i soldi? Sono arrivati, non sappiamo neppure noi come! La Provvidenza è generosa e dà il centuplo di quanto si dona con precisione, puntiglio, quasi pignoleria, perchè quanto arriva non è del Gruppo o della parrocchia o soggetto all'arbitrio amministrativo di chi si impegna: è dei poveri per i quali è stato donato.
Per questo motivo l'amministrazione della provvidenza del Gruppo è sempre stata "autonoma", controllata, ma solo controllata e a titolo di garanzia dal parroco, ma giammai un solo centesimo è finito nell'amministrazione parrocchiale o si è confuso con questa. L'attività è stata davvero laica e laicale, nel senso più vero, alto e canonico del termine e questo fa onore all'impegno dei tanti che si sono prodigati e si prodigano con carità evangelica, dedizione nobilissima e impegno diuturno.
Umbertide, 13.3.2011 il parroco
Qualche nota per comprendere meglio... a venti anni dalla nascita.
Il 2011 è l'anno in cui il Gruppo Missionario Umbertidese celebra i venti anni della sua costituzione ufficiale. Infatti se è vero, come è vero che esso era nato già dal 1989 come iniziativa personale del cav. Giampaolo Giostrelli , stimolato dal compianto Mons. Fanucci, dal 1991 il Gruppo assume un nome - quello che conosciamo-; un motto che lo ha accompagnato per molti anni, allorchè l'attività era ancora ristretta geograficamente; motto che suonava: "Nanoro chiama: Umbertide risponde"; e soprattutto una identità non più privata ma una proiezione ecclesiale.
Lo spirito non è cambiato; anzi è stato sempre un punto di onore e di distinzione che l'attività si proponesse proprio solo come "fenore caritatis" cioè come frutto, profumo, fioritura della carità individuale, senza la ricerca di fondi che non venissero se non dallo stretto impegno personale di condividere con gli altri. Uno spirito che non voleva e non poteva essere solo di solidarietà, di promozione umana, di aiuto materiale, ma voleva essere di evangelizzazione. Ecco perchè, tra le tante iniziative che la provvidenza generosamente ci ha permesso di realizzare, primeggia quella del mantenimento di un consistente numero di seminaristi e aiuti consistenti a vescovi e sacerdoti della chiesa locale.
Il Gruppo ci ha permesso di "allargare le nostre famiglie" con le adozioni a distanza, oggi tanto di moda, ma per le quali siamo stati veramente gli antesignani. Ci ha permesso di "aggiungere dei posti a tavola" con le mense scolastiche che giornalmente ..."sfamano", nel senso più vero del termine, oltre 2600 creaturine. Poi non poteva il Gruppo sottrarsi al dar da bere agli assetati, ha realizzato ben 27 pozzi, ha "istruito" con la costruzione di scuole....è stato vicino agli ammalati....ha creato posti di lavoro (recente è l'invio di un complesso macchinario per la fabbricazione di materiali edili)...ha creato luoghi di preghiera e ne è buona testimonianza la chiesa di S. Maria della Reggia a Ouagadougou. Ma non c'è stata solo l'Africa...c'è stato sempre l'aiuto anche ad altre attività missionarie e caritative dall'America latina (aiuti a d. Giannelli, d. Lucarelli ed altri) all'India (missione delle maestre Pie Filippini)...alla Tahilandia (14 barche, una casa, un negozio, l'aiuto a ben 10 imprese edili femminili ecc.)...ad Haiti (il più alto contributo gestito dall'Ordine di Malta nell'ospedale locale)...e tanto altro....ha sempre anche visitato reiteratamente, quasi annualmente, questi nostri fratelli più piccoli e bisognosi.
E i soldi? Sono arrivati, non sappiamo neppure noi come! La Provvidenza è generosa e dà il centuplo di quanto si dona con precisione, puntiglio, quasi pignoleria, perchè quanto arriva non è del Gruppo o della parrocchia o soggetto all'arbitrio amministrativo di chi si impegna: è dei poveri per i quali è stato donato.
Per questo motivo l'amministrazione della provvidenza del Gruppo è sempre stata "autonoma", controllata, ma solo controllata e a titolo di garanzia dal parroco, ma giammai un solo centesimo è finito nell'amministrazione parrocchiale o si è confuso con questa. L'attività è stata davvero laica e laicale, nel senso più vero, alto e canonico del termine e questo fa onore all'impegno dei tanti che si sono prodigati e si prodigano con carità evangelica, dedizione nobilissima e impegno diuturno.
Umbertide, 13.3.2011 il parroco