Opere d'arte .
Il tamburo della cupola è ornato da quattro tele di grandi dimensioni:
(sopra l'altare maggiore) - Vergine in gloria con i santi M. Maddalena, Giovanni Battista ed Evangelista, Andrea, Francesco, Apollonia, attribuibile ad un pittore perugino del XVI secolo, l’opera è stata poi rimaneggiata nel sec. XVIII ( n. 3 piantina )
(sopra la tribuna dell'organo) – “Trasfigurazione” con i santi Benedetto, Romualdo, Savino e Vescovo più simbologia eucaristica, del POMARANCIO (Niccolò Circignani) del 1578 ( n. 9 piantina ). Sulla Tribuna dell’organo settecentesco due statue in legno, rappresentanti S. Andrea e S.Erasmo vescovo di Dominique Noirin, degli inizi del 1700 ( n. 8 piantina ).
(sopra l'altare del rosario) - B.V. di Loreto con i santi Andrea Avellino ed Ubaldo, di G. Alaboyna, del 1749 ( n. 6 piantina );
.
(sopra l'altare di San Giuseppe) - Santo Chierico regolare con il Cristo che gli presenta la croce, di G. Alaboyna, del 1749 ( n. 11 piantina )
Ancona della Madonna .
Il fastigio, del 1725, ( n. 2 piantina )è costituito da un ricco drappeggio e da una gloria di angeli in stucco che incornicia l'affresco ( n.1 piantina ) , degli del XV secolo, il quale potrebbe essere attribuibile, a qualcuno vicino ad Antonio Alberti da Ferrara; esso raffigura la Vergine in trono con il Bambino e i Santi Giovanni Battista ed Evangelista. Tale affresco fu trasportato dal luogo originario segando il muro sul quale è dipinto e trasportando l’intero blocco fino al punto ove oggi lo si ammira. .
Altare del S.S. Sacramento ( n. 4 piantina )
Fastosa opera di intaglio ligneo dorato di Peter Kraas, del 1623. Nella parte superiore Dio Padre (bottega di Guido Reni) Era in questo altare un’opera, oggi scomparsa, molto interessante dello Scaramuccia, allievo del Reni, rappresentante l’ “Estasi di S. Isidoro”. Nello stesso altare, di notevole rilievo un prezioso TABERNACOLO in legno e pastiglia dorata, d'arte fiorentina del 1500 e un CROCIFISSO ligneo del XIX secolo. .
Altare dell’Assunta ( n. 12 piantina ) .
Pregevolissima tazza del '500 in marmo bianco. L'altare retrostante di G. Fontana in stucco dorato, incornicia una tela seicentesca con la Vergine Assunta e santi, di G. Laudati del 1705.Gli Affreschi della volta sono del pittore e scultore francese Dominique Noirin degli inizi del 1700.
In una nicchia retrostante la tela e visibile solo in particolari periodi dell’anno, è conservata una statua lignea cinquecentesca del Risorto, opera interessantissima che richiama il Sansovino.
Altare di San Giuseppe ( n. 10 piantina ) .
Preziosa statua di scuola fiorentina del XVI secolo, di Nero Alberti da S. Sepolcro.
Altare del Rosario ( n. 5 piantina ) .
Quindici medaglioni dipinti su rame, dei XVII secolo, raffiguranti i Misteri dei Rosario.
Al di sopra dei portali due iscrizioni barocche ricordano rispettivamente le date di costruzione del tempio e della sua consacrazione ( n. 7 piantina ).
Il tamburo della cupola è ornato da quattro tele di grandi dimensioni:
(sopra l'altare maggiore) - Vergine in gloria con i santi M. Maddalena, Giovanni Battista ed Evangelista, Andrea, Francesco, Apollonia, attribuibile ad un pittore perugino del XVI secolo, l’opera è stata poi rimaneggiata nel sec. XVIII ( n. 3 piantina )
(sopra la tribuna dell'organo) – “Trasfigurazione” con i santi Benedetto, Romualdo, Savino e Vescovo più simbologia eucaristica, del POMARANCIO (Niccolò Circignani) del 1578 ( n. 9 piantina ). Sulla Tribuna dell’organo settecentesco due statue in legno, rappresentanti S. Andrea e S.Erasmo vescovo di Dominique Noirin, degli inizi del 1700 ( n. 8 piantina ).
(sopra l'altare del rosario) - B.V. di Loreto con i santi Andrea Avellino ed Ubaldo, di G. Alaboyna, del 1749 ( n. 6 piantina );
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(sopra l'altare di San Giuseppe) - Santo Chierico regolare con il Cristo che gli presenta la croce, di G. Alaboyna, del 1749 ( n. 11 piantina )
Ancona della Madonna .
Il fastigio, del 1725, ( n. 2 piantina )è costituito da un ricco drappeggio e da una gloria di angeli in stucco che incornicia l'affresco ( n.1 piantina ) , degli del XV secolo, il quale potrebbe essere attribuibile, a qualcuno vicino ad Antonio Alberti da Ferrara; esso raffigura la Vergine in trono con il Bambino e i Santi Giovanni Battista ed Evangelista. Tale affresco fu trasportato dal luogo originario segando il muro sul quale è dipinto e trasportando l’intero blocco fino al punto ove oggi lo si ammira. .
Altare del S.S. Sacramento ( n. 4 piantina )
Fastosa opera di intaglio ligneo dorato di Peter Kraas, del 1623. Nella parte superiore Dio Padre (bottega di Guido Reni) Era in questo altare un’opera, oggi scomparsa, molto interessante dello Scaramuccia, allievo del Reni, rappresentante l’ “Estasi di S. Isidoro”. Nello stesso altare, di notevole rilievo un prezioso TABERNACOLO in legno e pastiglia dorata, d'arte fiorentina del 1500 e un CROCIFISSO ligneo del XIX secolo. .
Altare dell’Assunta ( n. 12 piantina ) .
Pregevolissima tazza del '500 in marmo bianco. L'altare retrostante di G. Fontana in stucco dorato, incornicia una tela seicentesca con la Vergine Assunta e santi, di G. Laudati del 1705.Gli Affreschi della volta sono del pittore e scultore francese Dominique Noirin degli inizi del 1700.
In una nicchia retrostante la tela e visibile solo in particolari periodi dell’anno, è conservata una statua lignea cinquecentesca del Risorto, opera interessantissima che richiama il Sansovino.
Altare di San Giuseppe ( n. 10 piantina ) .
Preziosa statua di scuola fiorentina del XVI secolo, di Nero Alberti da S. Sepolcro.
Altare del Rosario ( n. 5 piantina ) .
Quindici medaglioni dipinti su rame, dei XVII secolo, raffiguranti i Misteri dei Rosario.
Al di sopra dei portali due iscrizioni barocche ricordano rispettivamente le date di costruzione del tempio e della sua consacrazione ( n. 7 piantina ).